Uno dei panorami più visitati della Sicilia occidentale è senza dubbio il tratto di costa che va da Trapani a Marsala, caratterizzato dalla presenza di antiche saline. Le Saline di Trapani sono presenti nel territorio da secoli. L’area che comprende le Saline è estesa per mille ettari nella zona sud di Trapani fino a Marsala, comprendendo anche Mozia. Dal 1995 è diventata Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, gestita dal WWF.
La storia delle Saline ci fa tornare indietro all’epoca dei Normanni nel XII secolo, periodo in cui Federico II comprende l’importanza commerciale del luogo e impone il monopolio di stato sulla produzione del sale, usato per la conservazione del cibo. Dopo i Normanni, fu la volta degli Aragonesi, che privatizzarono le saline. Successivamente gli Spagnoli spinsero l’economia della zona, promuovendo Trapani come centro europeo più importante per la produzione del sale.
L’estrazione del sale è una delle attività storiche, insieme alla pesca del tonno, che contraddistingue la città di Trapani. Giardini Mon Plaisir vi suggerisce d’inserire nel vostro tour una visita a questo luogo magico, impreziosito dai mulini a vento sul mare. Le pale dei mulini si riflettono sull’acqua e creano un gioco di luci ed ombre riflesse che restano nella memoria di chi sta osservando.
I mulini a vento sono ormai un simbolo architettonico di Trapani, e rappresentano una realtà rurale che va ad arricchire il contesto paesaggistico del territorio. Proprio per la loro unicità, inconfondibile è il colore purpureo dei tetti, i mulini delle saline di Trapani sono stati definiti tra i più belli dieci d’Europa, secondo la rubrica dell’Ansa “In viaggio nel mondo”.
I mulini a vento rappresentano una struttura artificiale che però risulta essere perfettamente integrata con la natura del posto, lontani da un concetto di mero strumento di produzione industriale.
I mulini a vento sul mare, sono utilizzati per movimentare le acque da una vasca all’altra e per la macinazione. Nelle saline trovano riparo diverse specie di volatili, ma soprattutto i fenicotteri rosa, che donano ulteriore fascino e colori alla costa di Trapani.
Per effettuare una visita guidata è consigliabile scegliere i periodi che vanno da febbraio a maggio, oppure da settembre a novembre: si tratta dei periodi migliori per assistere alla migrazione della fauna che sosta nella Riserva delle Saline.
La città di Trapani gode di un secolare passato per quanto riguarda la produzione e la lavorazione del sale. Grazie al commercio del sale, Trapani era considerata una delle potenze commerciali di tutta Europa ed oggi le sue vasche di sale sono divenute meta e attrazione per forografi e appassionati. Si possono ammirare tramonti esclusivi grazie al riflesso del sole sulle vasche e sui cumuli di sale bianco, luoghi ideali per alcune specie di uccelli in cerca di riparo, come i fenicotteri rosa. Le saline sono collocate nella parte sud di Trapani e si estendono fino allo Stagnone di Marsala.
Il Museo del Sale è situato a Paceco, comune in provincia di Trapani, all’interno di un antico mulino a vento. Visitare il Museo del Sale permette di scoprire le vicende e le tappe di una forte tradizione come quella della salicoltura. Il Museo fa parte della Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco e propone un itinerario turistico-culturale chiamato la Via del sale. Il visitatore può passeggiare tra i canali che separano le vasche, trovandosi immerso in un ambiente dal sapore storico. Il Museo del sale offre una panoramica sulle tipiche vasche ed anche la possibilità di ammirare i mulini ed altre attrezzature che venivano usate per la fase finale di estrazione del sale. All’interno del museo è allestita una mostra di fotografie in bianco e nero, oltre che dei reperti originali come ruzzoli, cattedri, le pale dei mulini, la spira, una grossa macina e i listelli di legno per misurare il sale.